di Francesco De Luca
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“Sono 23 anni che ho lasciato Sant’Antonio per investire a Le Forna. Ho speso soldi e ho realizzato un locale che è una presenza di qualità a Le Forna…Ora con la chiusura di Cala Fonte ci sarà un contraccolpo notevole per l’intera zona di Calacaparra”.
Mi ha invitato e quasi mi costringe a condividere con lui un caffè. “ Qui è molto buono… – mi dice per obbligarmi a sedere.
Il ricordo più forte va a parecchi anni fa quando gestiva un bar a Sant’Antonio. Dopo la cantata liberatoria della mattinata dell’8 dicembre, al termine della messa, invitava tutti a rifocillarci al suo bar, gratuitamente. O meglio al bar dello zio Veruccio, ma lui già stava facendosi largo.
Dal bar passò al ristorante e poi spiccò il volo. Si insediò a Le Forna e mise su un locale, il migliore a Le Forna a quei tempi. Ristorante “Da Ciro”.
Noi dell’ Immacolata perdemmo la bevuta dell’ 8 dicembre e si sostituì con dolcetti e cacao portati da casa e consumati nell’ Oratorio.
Già allora aveva i baffi, ma quelli che vedo oggi sono più cadenti e… più bianchi.
Ciro Parisi è sempre stato attento alla situazione socio-economica di Le Forna. Un imprenditore che ha creduto in quel posto, nella sua attività, nel turismo.
“Ora, con la chiusura di Cala Fonte…” – sospira.
Certo la zona di Calacaparra in questi ultimi anni attirava per le calette di Cala Cecata, di Cala Fonte, di Cala Gaetana. Luoghi accessibili da terra. Sconnessi i viottoli d’accesso ma tipici di posti inusuali, non affollati, dalla scelta consapevole. E poi ristoranti e bar e case da affittare e Bed and Breakfast. E Palmarola che si incendia di rosso al tramonto e l’intero specchio del golfo da Punta Incenso.
Ciro si torce – “Mannaggia… può essere che non ci si fermi per una sosta a Punta Incenso! ”Vorrebbe che si desse più credito a quella zona di Ponza che ha patito territorialmente per lo scempio della Miniera, ma che si è smanicata per rendere le case gioiellini di eleganza marinara.
Tutto è sereno, tutto è pace… Calacaparra è il volto sereno dell’isola. Scelto per questo da chi preferisce vacanze tonificanti per l’animo e la mente.
Ciro mi ricorda i suoi trascorsi di animatore nei festini. E’ vero… in cucina chi dà gusto ai piatti è la moglie ma in sala è lui che introduce le musiche e poi invita le coppie al ballo, affinché ci si diverta.
Un simpaticone insomma ma insoddisfatto, ancora non ha trovato appagamento per le iniziative introdotte nella sua attività. E brontola. Quando lo fa i baffoni diventano ancora più cadenti e il viso ne soffre.