segnalato dalla Redazione
Qui di seguito la breve recensione comparsa su la Repubblica “Robinson” di domenica scorsa, 10 dicembre.
È la seconda volta che parliamo di questo libro (leggi qui) e a questo punto c’è quasi l’obbligo di comprarlo e leggerlo. Siano quindi preparati i nostri lettori a leggerne anche una terza, appena possibile…
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Sull’isola che non c’è
di Federico Pace
La rappresentazione cartografica in questi ultimi anni ha percorso con successo strade inattese. A partire dal sublime Atlante delle isole remote di Judith Schalansky pubblicato in Italia a novembre del 2013 (sul sito leggi qui e qui).
Figlio di questo filone è anche l’ultima pubblicazione di Simone Perotti Atlante delle isole del Mediterraneo.
Itaca, Djerba, Montecristo e Lampedusa. I nomi da soli sono già capaci di evocare storie che ci appartengono nel profondo. Il viaggio di Perotti comincia da Nueva Tabarca nel Mar delle Baleari e termina a Kemmuna nel Canale di Sicilia.
“Le isole del Mediterraneo — scrive Perotti — sono nascondigli, anfratti occulti al correre del tempo, luoghi dell’anonimato, della contumacia, dell’invisibilità. Ma anche approdi contesi, su cui fondare repubbliche dei desideri.
O teatro di azioni umane inimitabili, isole dove vivono mostri, isole-tomba, isole natali degli dei, isole della speranza, dell’esilio, dove ricominciare, o dell’anarchia, dove vivere al di fuori dell’assurdo”.
Perotti ha avvicinato, vissuto e poi lasciato le isole del Mare nostrum. Attraverso l’esperienza diretta, ha cercato di farle proprie e comprenderle. Le ha cercate con approdi portati a termine con “la fatica della vela” e le ha lasciate con delle fughe, anche se non avrebbe voluto “abbandonarle mai più”.
Il viaggio però non assicura mai, né alcuna conoscenza certa, né la possibilità di riuscire a raccontare poi, con precisione, quel che si è visto. Elusive e inafferrabili, le isole si sottraggono ancora di più alla possibilità di essere descritte in maniera definitiva.
Perotti così sceglie di narrare le isole, quasi rinunciando all’esperienza, attraverso storie, evocazioni e rimandi.
Alcune, più riuscite e limpide, altre meno chiare e comprensibili.
Come le isole stesse di cui narra. I segni tracciati da Marco Zung, per la composizione delle carte, arricchiscono il libro e invitano a immaginare la natura di quelle escrescenze di terra.
Titolo: Atlante delle isole del Mediterraneo
Autore: Simone Perotti
Editore: Bompiani
Prezzo: 25 euro, pagine: 144
Illustratore: Marco Zung
Da la Repubblica “Robinson” del 10 dic. 2017